Dall’alto dei suoi 3100 metri, lo Chaberton guarda la distendersi al riparo dello stretto arco alpino, confine naturale con l’ovest d’Europa. La Dora taglia la valle prima di lanciarsi nel Po e scorrere verso est, dove abbraccerà l’Adriatico. Proprio dall’est Europa, seguendo la rotta balcanica, un fiume ininterrotto di persone provenienti da Siria, Iraq, Pakistan, Afghanistan e Turchia – per citarne alcuni – risalgono i loro paesi d’origine e confluiscono controcorrente in Alta Val di Susa, dai passi di Scala e Monginevro, tra i 1800 e i 2000 metri di quota. Un fiume inarrestabile di umanità che scorre oltre ogni limite se non – a volte – quello della propria stessa vita.

Il paese di Oulx segna il crocevia per questi due valichi e proprio qui il ̀ rappresenta l’ultimo punto d’accoglienza per le migliaia di persone che intendono tentare la traversata oltreconfine. Dal 2018 la ̀ si occupa di fornire assistenza umanitaria, informazioni, vestiario invernale, cibo e riposo in vista della lunga e rischiosa traversata. Poco altro è più forte e aderente al concetto di tendenza attualizzate da cui Direzione libera nasce. , sia affiancando i volontari con attività di facilitazione, sia assistendo i migranti presenti.