Billy cuore di marmo

Piazza del Campo é il polmone delle sue contrade ed i miei occhi, non riuscendo a contenerla tutta, la credono tuttora irreale. La calpesto nei suoi mattoni rossi e la vivo nell’accoglienza delle suore benedettine, che, parlando in silenzio, acquietano il mio stato di maremoto perenne. Questa sera dorme nella stanza San Quirico – Bisbiglia Suor Costanza. – Cosa? – Sussurro. – Dicevo: questa sera lei dorme nella stanza San Quirico, al secondo piano. – Mormora – Scusi, non ho sentito. – Rispondo con un filo di voce. – Venga, la accompagno. – Dice muovendo solo la bocca. – La seguo. – Rispondo nel nostro gioco di ventriloqui contrari.

Siena Piazza del campo

Con il suo trotto contradaiolo, Siena sbatte la tovaglia della Val d’Orcia, paradiso appuntato a terra dai cipressi che fanno da spilli. I casali sono bottoni, i vigneti decorazioni e i tasselli delle mie ruote, denti di una zip che chiude questo teatro che forse solo Suor Costanza, con i suoi silenzi, saprebbe descrivere alla perfezione. Su e giù, mangia e bevi, come dicono i ciclisti seri, lungo la Francigena nel tratto Siena – San Miniato – Lucca che piu di altri regala energia e vita. Godo due gocce di bel tempo offerto e un grappolo d’uva rubato. Sento la fatica nelle gambe, saluto un pellegrino che non contraccambia e mi sento vivo.

Adoro la routine che naturalmente la Via crea – sveglia, colazione, montaggio bici, pedalata, caffé, pedalata, birretta, capire dove dormire, panico, caffè, due chiacchiere e due appunti, pedalata, birretta, arrivo. Ripeti fino quando vedi Roma, oppure Lucca. Il forte vento sbatte la tovaglia della Val d’Orcia che mi soffia verso le sue mura, circumnavigate in un la sorta di corteggiamento non disinteressato per la certificazione Action For Excellence Internazional in Teamwork. Formazione esperienziale dedicata a team, organizzazioni e gruppi che intendono sviluppare le propria capacità di lavoro comunitario – teamwork – oppure che intendono evolvere il proprio status da gruppo a team – teambuilding. In un ambiente intimo e stimolante come quello montano, il futuro team viene immerso in più giorni residenziali di condivisione guidata. Le attività outdoor, divertenti e collaborative, si combinano con teorie basate su modelli consolidati secondo il modello “Centrato sulla Persona” della psicologia umanistica di Carl Rogers. Questa proposta di livello internazionale entra così a far parte delle offerte per aziende e team proposte da direzione libera.

Soddisfazione che pesa sulle spalle ma che mi carica di entusiasmo per rotolare verso la Garfagnana e le sue valli smeraldo. Nei bar, luoghi d’ingrasso e di culto, non si parla che dei funghi che tardano a sbucare. Il freddo o il caldo – anzi no, il vento. Anzi no, la pioggia di Maggio. Anzi no, i forestieri che si alzano prima di noi per raccoglierli. Non ci sono più le sveglie di una volta, quando i funghi crescevano come funghi, gli alberi come alberi, le persone come persone, e la nostalgia era la malattia dei vecchi seduti intorno ai bianchini come pietre di Stonehenge.

Lorenzo detto Billy vive il presente a Vagli di Sopra – Ben diverso da Vagli di Sotto! – Che sia chiaro e inciso nel marmo, perforato per oltre quarant’anni fino al cuore delle Apuane, rendendogli difficile soffiare sulle 82 candeline appena spente. Hanno puntato tutto sulla roccia e nulla sui castagneti. – Dice indicando il versante della collina masticato dalle ruspe. – A domani Billy! – A domani… come ti chiami?

Salgo verso Campocatino tra i grandi castagneti contorti dal vento e dalla gravità, come i miei pensieri piegati tra futuro e realtà. Condivido quest’oasi di quiete con il rifugista Mirco e la statua di David Bowie, che passò di lì per farsi ispirare dal luogo o per risalire il monte Tambura, non si sa. Io sono invece certo di essere lì per entrambe le cose.

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