Cosa ci racconta la montagna? I suoi versanti opposti parlano di storie diverse – nord e sud da conoscere per poterla attraversare nei suoi diversi piani altitudinali. La ci racconta di dolci colline e relazioni sicure, piccole sfide quotidiane trainate da emozioni che scorrono sotto pelle.
Ci sono appigli che cedono e aquile che volano tra le pareti a strapiombo – dentro e fuori di noi. Muoverci in cordata ci dà sicurezza lungo il , luogo aspro e dalle sfide ardue, emozioni vibranti che portano a cambiamenti repentini. Sulla parete soffia un vento gelido che ci rende instabili e ci sfinisce senza farci muovere. Proprio lì – tra tra le rocce meno accoglienti – una stella alpina mostra la sua meraviglia senza profumo, ̀ ’.
I ramponi azzannano il ghiacciaio stridendo come denti, frantumando il grande silenzio che copre le ̀ , quelle delle nevi perenni e del senso più profondo. Qui le emozioni si polarizzano, scivolando agli estremi delle nostre . Nel pieno del whiteout emotivo sperimentiamo vertigini di senso, spostando nella nebbia del dubbio la domanda del viaggio, dal al ́ .
Il percorso si ferma e ci guardiamo prima intorno, poi indietro, seguendo con gli occhi le impronte di questo cammino fatto di relazioni e sfiorandone la profondità con le dita. Un ranuncolo giallo rompe il ghiacciao in ritirata; lo guardiamo affiorare in silenzio, stupiti da tutto quel colore rubato dal ventre della montagna – che forse .